Annunciata come vendemmia del secolo, la 1997 è diventata oggi quasi il simbolo di una certa concezione, in buona parte superata, del grande vino. Diversi rossi anche importanti sono evoluti precocemente, ma non è questo il caso: non è il Brunello più profondo e sfumato della sequenza, ma l’impianto è solido e sostenuto, con ulteriori margini di crescita. Gli spunti più originali vengono dal naso di anguria matura e cortecce, con un tocco caldo a farsi sentire in chiusura, rafforzato da una trama tannica un po’ ingarbugliata. 88
Tratto da una verticale di Paolo De Cristofaro su il Gambero Rosso dicembre 2013