La 2003 è la vendemmia torrida per antonomasia, complicata da gestire in vigna e in cantina, ma forse troppo frettolosamente liquidata come inadatta per vini complessi e longevi. In questo caso le premesse si confermano a metà: mancano le sfumature, non ha grande mobilità gustativa, l’impronta calda si fa sentire, ma lo scheletro appare saldo, il quadro aromatico si mantiene stabile e non c’è traccia di sovraestrazione. Un 2003 ben riuscito. 85
Tratto da una verticale di Paolo De Cristofaro su il Gambero Rosso dicembre 2013