Al di là dei punteggi, il Madonna delle Grazie 2005 sembra riportarci improvvisamente alle atmosfere delle versioni anni ’80 dopo qualche millesimo stilisticamente interlocutorio. Prevale un’anima ariosa e femminile, con gli agrumi, la rosa canina, le erbe da cucina, consolidata da una figura gustativa longilinea e accurata, giocata sul nerbo e la sapidità più che sui muscoli. Soltanto il tannino un po’ crudo e immaturo segnala la difficoltà della vendemmia, ma resta una delle migliori riuscite a Montalcino. 88
Tratto da una verticale di Paolo De Cristofaro su il Gambero Rosso dicembre 2013