Vendemmia asciutta e generosa, la 1982, che ci regala la prima grande emozione di questa splendida verticale. Integro e sfaccettato, tiene insieme una scia fruttata dolce e succosa con un controcanto maltato ed orientaleggiante. All’uscita se ne scrisse come “il pinot nero di Montalcino” e l’associazione sembra reggere a pieno anche oggi. La bocca è slanciata e suadente, quasi aerea nel tocco e di vigorosa presenza nella coda: una progressione agrumata e iodata senza esitazioni, che si consegna all’infiltrante finale di sigaro, legno di cedro, scorza d’arancia. 92
Tratto da una verticale di Paolo De Cristofaro su il Gambero Rosso dicembre 2013