Una volta tanto, sotto la luce dei riflettori non i Brunello de Il Marroneto, ma il Rosso di Montalcino Ignaccio, peraltro un’etichetta che si distingue all’interno della categoria per struttura e ambizione (non a caso rilasciata sul mercato un anno più tardi di quanto il disciplinare consenta). L’annata 2011 (anche se la pagina rimanda erroneamente al 2013) è stata recensita dal sito web di enotecari indipendenti australiani Blackhearts & Sparrows, che mostra di aver le idee chiare in merito al Sangiovese e sull’azienda (la definiscono “molto vecchia scuola” e “uno dei migliori dieci produttori in Montalcino”!). Nelle note di degustazione, il vino si caratterizza per “concentrate note di kirsch e amarene” che necessitano di tempo – e ossigenazione – per svilupparsi “come con la maggior parte dei grandi vini italiani”. Al palato, l’Ignaccio è denso e avvolgente con tannini di grande presa “che bilanciano il suo alcool elevato (15%) con eleganza.”
Trovate il link qui: http://blackheartsandsparrows.com.au/2014/08/wine-of-the-week-2013-il-marroneto-rosso-di-montalcino-ignaccio/